
La Rocca di Cefalù
Sullo sfondo del borgo di Cefalù si erge la Rocca, una rupe calcarea di 268 metri facente parte dei “siti di interesse comunitario della Sicilia”. U Castieddu, così chiamata dalla gente locale, presenta all’interno del suo percorso alcuni resti archeologici di grande interesse storico: tra questi, il Tempio di Diana, risalente al periodo greco, e il castello di Cefalù, risalente al periodo normanno – due punti di Cefalù che offrono un panorama suggestivo della costa.
Questo connubio tra arte e natura affonda le sue origini nella mitologia greca, si dice infatti che il semidio pastore Dafni si innamorò un giorno della ninfa Echemeide, figlia di Giunone, e la sposò giurandole fedeltà. Tuttavia, la regina Clifene si innamorò di Dafni e decise quindi di stordirlo con un potente afrodisiaco, portando Dafni a compiere il tradimento. Quando venne reso cieco da Giunone come punizione per l’adulterio, il pastore decise di gettarsi da un precipizio. La leggenda narra che Ermes, mosso dalla pietà, decise di rendere immortale il ricordo di Dafni trasformandolo in rupe.
Una volta saliti in cima, la vista sarà mozzafiato, un panorama senza eguali. Data la difficoltà del percorso, per raggiungere la cima, si consiglia di indossare delle scarpe comode, portare una bottiglietta d’acqua e un cappellino, ed evitare le ore più calde della giornata.